“Lab-house”- Attivarsi, dialogare, progettare.

Attivarsi, dialogare, progettare

Sostenere la cittadinanza attiva del cittadini di origine straniera, incentivando il dialogo interculturale. Questo è l’obiettivo principale del progetto “Lab-house”, finanziato dal Ministero dell’Interno a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi 2007-2013 e promosso da LESS Impresa Sociale Onlus in partenariato con Comune di Napoli; N:EA ( Napoli: Europa Africa ); Opera Don Calabria – Napoli; I.C. Volino-Croce-Arcoleo; A.I.U.D.U. – Associazione di Volontariato “Unione delle Donne Ucraine in Italia”; Associazione Comunità Somala in Italia; Associazione Culturale Islamica “Zayd Ibn Thabit”.
La Campania è la prima regione italiana meridionale per numero di residenti stranieri, mentre il 26,3% degli immigrati residenti sono accolti nel comune di Napoli. La città partenopea, infatti, accoglie 82.312 migranti (192.893 cittadini di paesi terzi in Campania). I cittadini di origine straniera vivono una grave dequalificazione professionale, a causa del difficile processo di integrazione, conseguenza anche degli stereotipi sul fenomeno migratorio da parte della comunità locale. Purtroppo le diffidenze verso la diversità etnica, culturale e confessionale riducono notevolmente la partecipazione delle comunità immigrate nei processi decisionali che riguardano il territorio di residenza.
Quindi l’integrazione della popolazione immigrata deve essere conseguita anche attraverso la democrazia partecipata, quale strumento di lotta all’emarginazione. La valorizzazione culturale e sociale dei cittadini di origine straniera, residenti Napoli e provincia, sono coniugati dal progetto “Lab-house” attraverso tre azioni: Attivarsi, Dialogare e Progettare.

L’Attivarsi dei cittadini migranti per poter dare il proprio contributo alla vita civile della comunità. Il progetto “Lab-house” mira a promuovere la cittadinanza attiva delle associazioni straniere attraverso Focus Group e Case dell’Intercultura per una maggior integrazione nei quartieri napoletani.
Dialogare, invece, significa maggiore sinergia tra società di accoglienza e comunità straniere, attraverso la valorizzazione del territorio comune e la promozione del dialogo interculturale, quale primo contrasto agli atteggiamenti xenofobi e di intolleranza razziale. A tal fine i laboratori di Scambio Solidale favoriscono la socializzazione e la conoscenza reciproca tra le comunità locale e gli immigrati.
Attraverso la formazione e le consulenze tecniche alla progettazione e fund raising previste da “Lab-house”, le comunità migranti potranno Progettare la crescita, la promozione e lo sviluppo organizzativo delle loro strutture e delle attività sul territorio; le associazioni straniere, in questo modo, avranno gli strumenti utili ad individuare le opportunità più efficaci per lo sviluppo d’ interventi per l’integrazione.